Chi sono
Qualsiasi cosa sogni di intraprendere, cominciala. L’audacia ha in sè genio, potere, magia. (Goethe)
Il mio primo contatto con l’abbigliamento secondhand ha radici lontane e insospettabili: da piccola mia mamma mi vestiva quasi esclusivamente con abiti e scarpe forniti da una famiglia amica (e più facoltosa) della nostra.
Ricordo la mia gioia quando vedevo arrivare la Signora Anna con borse di indumenti della figlia Carla, più grande di me di 2 anni e mia grande amica d’infanzia. Mi portavano doni preziosi che accoglievo con entusiasmo e allegria: dovevo provare subito tutto, quindi sfilavo di fronte alle mamme, in cerca di consensi e consigli. Ricordo poi i pomeriggi d’inverno trascorsi con le mie cuginette a sfogliare i cataloghi di Postalmarket, fantasticando su questo o quell’abbinamento di abiti colorati di mille fogge diverse, indossati da affascinanti modelle.
Questa foto risale al 1972, Mi ritrae all’età di 6 anni, con un abitino di cui amavo il corpino a nido d’ape: naturalmente era un “secondhand” ma io, con le scarpe nere in vernice e i boccoli biondi mi sentivo una piccola principessa e pazienza se il color marrone non era proprio il mio preferito o se i calzini ricamati avevano l’elastico allentato dai troppi lavaggi… ero felice per la giornata di festa: il matrimonio di Rosetta, mia sorella maggiore.
Nella foto anche gli altri miei fratelli: Vanda, in abito di seta a fiori, e Antonio, con blazer bianco e pantaloni a zampa. Notare il dettaglio glamour della mia borsetta rossa :)
Le mie sorelle maggiori sono state determinanti per la mia formazione: 13 e 15 anni di differenza sono distanze importanti ed io ero alta come un soldo di cacio quando loro già si mettevano lo smalto alle unghie o indossavano la minigonna per andare a ballare. Leggevano fotoromanzi e ricevevano cataloghi di vendita per corrispondenza, che io sfogliavo con curiosità. Vanda custodiva, poi, un librone dalla copertina verde, rilegata in stoffa, con tanti consigli di stile e moda glamour; lo guardavo e riguardavo, rispettosamente, avida di informazioni e curiosa dei modi di esprimere la femminilità. Osservavo le mie sorelle e le loro amiche mentre si preparavano per uscire, si scambiavano trucchi e vestiti, lucidavano le scarpe e parlottavano ridendo maliziose. Osservavo e sognavo.
A proposito… non ho resistito a pubblicare anche la foto delle suddette ragazze, colte nel loro autentico look anni ’70, con pantaloni a zampa e capigliature cotonate. Di certo non avrebbero mai pensato che, a distanza di quasi 50 anni, avrei scritto di loro e dei loro outfit così fashion e attuali!
La passione per il second hand è riaffiorata in me qualche anno fa, quando ho deciso di “lascia andare” alcuni capi preziosi che avevo acquistato negli anni e che sapevo non avrei più indossato e, agevolata dalle infinite possibilità offerte dalla Rete, mi sono fatta strada in un mondo che affonda le radici nel passato ma guarda al futuro. Mi piace indossare un capo che è già stato amato, trovo che abbia un valore aggiunto. Non è solo una questione di sostenibilità: adoro rimettere in circolo abiti, borse, scarpe e accessori. Il mio entusiasmo (lo stesso di quando ero bambina) ha contagiato alcune amiche, che hanno aperto i loro armadi e mi hanno affidato i loro tesori. Quando porto loro il “gruzzoletto” che ricavo dalla vendita sorridono, felici di sapere che una cosa che hanno amato viene apprezzata e indossata da un’altra persona in un altro angolo di mondo. Anche le persone che acquistano sono contente, lo percepisco dai loro riscontri e dalle centinaia di recensioni che ho collezionato in questi anni. Questo non è un lavoro qualsiasi: distribuisco felicità :)
Mi piace far sognare le donne attraverso la moda, anche in tempi di crisi.
Mi piace far parte di un processo che riduce il nostro impatto sul pianeta.